Messaggeri dell'Anima è una compagnia di teatro-danza nata in modo quasi casuale e che ha come scopo quello di raccontare attraverso l'arte gli esseri umani e le loro emozioni, anche quelle più nascoste.

PAGUS

PAGUS… nasce in seguito al successo degli spettacoli Ombre di Luce e Il Fuoco nell’Oscurità presentati da “I Messaggeri dell’Anima” durante la Festa Medievale che si è svolta a Scansano il 14 e 15 Agosto.
In quell’occasione molte persone del pubblico ci hanno chiesto di portare tali spettacoli in teatro e questa idea, che già stava nascendo dentro di noi, è diventata una nuova sfida e una nuova realtà.
Subito ci siamo resi conto che si sarebbe trattato di un vero e proprio esperimento, perché “trasportare” uno spettacolo di strada in teatro cambia molte cose. Ma cosa precisamente? Innanzitutto, nella piazza c’è il contatto diretto con la gente, l’energia è fortissima e arriva immediatamente a chi è sul palco; in teatro d’altro canto si può ricreare un ambiente magico nel quale le persone possono entrare e partecipare più attivamente alla storia che stiamo raccontando, creando così una vera e propria sinergia.
COSA È PAGUS
I Atto
Nella prima parte di Pagus prende vita la celebrazione della Madre Terra partendo dagli albori della civiltà, dalla più antica religione, nella quale tutti eravamo i figli di Gaia, Madre Terra generosa, onorata e venerata con gioia, libertà di espressione, musica e danza, ma anche Madre temuta perché a volte severa e aspra, alle cui stagioni di sole e raccolto seguivano gli inverni freddi e digiuni. Gli abitanti del Pagus pregavano e rispettavano Gaia come una divinità da cui dipendeva l’equilibrio generale dell’universo e non il benessere del singolo.
La Dea Madre è rappresentata anche con la Luna perché, proprio come la Luna, tre sono le sue età: giovinezza, maturità, vecchiaia e quindi, come la Luna, la Dea è prima fanciulla (crescente), poi donna (piena) e infine vecchia saggia (calante). Ogni età rappresenta per la donna una crescita di consapevolezza e potere interiore.
Tra la Terra e la Luna, come per magia, prendono vita gli esseri fatati che animano i boschi, i fiumi, l’aria: essi inviteranno un uomo qualunque, di un tempo qualunque, ad entrare nel magico mondo di Gaia ed egli, divenuto Sacerdote, celebrerà la Grande Madre unendosi alle antiche Sacerdotesse.
Con il tempo però le cose cambieranno: le figlie di Gaia inizieranno a comprendere che il loro culto sta lasciando il posto a qualcosa di nuovo, di indefinito. Non sanno ancora che presto l’uomo, con la sua sete di potere e ricchezza, si sostituirà al dio ed in suo nome detterà leggi, promuoverà guerre e stermini per secoli.
Le Sacerdotesse dovranno trasformarsi in guerriere, per difendere l’amore universale e opporsi al potere materiale dell’uomo. Il loro animo combattente, rappresentato simbolicamente dal Sacerdote con la spada, lotterà strenuamente contro il male e ne verrà metaforicamente ucciso, ma la sua controparte femminile farà in modo che esso non si pieghi all’odio e continui a lottare per il bene assoluto. Si conclude così la prima parte di PAGUS: Uomo e Donna insieme, principio maschile e femminile sono diventati una cosa sola, la forza dell’amore.
II Atto
La seconda parte si apre su uno scenario cupo in cui l’uomo ha ormai preso il potere e trasformato lo spirito in materia. Inizia l’era della caccia alle streghe, dello sterminio degli eretici, del controllo sulla conoscenza, dell’occultamento del sapere. Chiunque appaia diverso da come esige la morale comune diviene un pericolo da eliminare, perché <>. Si ucciderà in nome di un dio creato dall’uomo, un dio che, qualunque sia il suo nome, alle origini chiedeva all’umanità di <>.
Tutto questo non appartiene solo a tempi lontani, la caccia al diverso continua ancora oggi: la cultura di massa, in un modo molto più subdolo e pericoloso rispetto al passato, ci sta plagiando, sta omologando il nostro pensiero per trasformarlo in un non-pensiero e annullare così il libero arbitrio.
A questo potere silenzioso, a questo sterminio delle ideologie e dei sentimenti, I Messaggeri dell’Anima si oppongono perché noi amiamo la diversità e soprattutto la rispettiamo. NOI non siamo divisi l’uno dall’altro, siamo parte del “tutto” e vogliamo esprimere liberamente le nostre idee e il nostro essere.